Pane, amore e sensi di colpa

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Pane, amore e sensi di colpa

sensi di colpa in amore

Fai colazione con pane, amore e sensi di colpa?

Può succedere, forse è successo anche a te, di provare sensi di colpa in amore: è umano. Eppure ci sono persone che fanno sentire continuamente in allarme, persone che spesso tentano di essere un’emergenza, la tua emergenza.

I sensi di colpa certamente non sono un vissuto piacevole in nessun caso, ma i sensi di colpa in amore sono, tra tutti, i più subdoli, perché in grado di minare la tua autostima, già traballante.

 

Come funzionano i sensi di colpa in amore

Succede che quello che fai non è abbastanza o non è conforme a quello che dovresti o potresti fare. Senti da subito che rischi di deludere l’altra persona a ogni passo.

O, peggio, senti che l’altra persona non ce la farebbe senza di te.
E tu non sei quel tipo di persona che fa star male gli altri. Per quanto puoi, vieni incontro, per quanto puoi, ti fa piacere esserci. Tu capisci.
Capisci e cerchi di essere all’altezza.

Cerchi di non fare a questa persona quello che il resto del mondo sembra farle: ferirla. Ripetutamente.

Certo non sempre è semplice e non sempre questo coincide con quello che vorresti, ma cosa vuoi che sia qualche sacrificio? A volte, lo riconosci, ti senti un po’ soffocata, ma pazienza! Ti dici che per questa volta va così, vieni incontro.

Qualche volta ti senti con le castagne sul fuoco, non sai come rispondere o come uscirne da una qualche richiesta in cui, lo sai bene, la tua risposta non può che essere quella sperata e attesa dall’altra persona, altrimenti la vedrà come una tua mancanza nei suoi confronti. E tu forse ti sentirai egoista. Insomma, lo sai, a volte in effetti ti senti proprio incastrata.

Così, giorno dopo giorno lucidi le sbarre di una bella cella dorata. In fondo il mondo fa paura e avere un riparo è piacevole. Poco importa se non hai libertà.

Ti riconosci in queste frasi?

Mentre rispondi a quel messaggio su whatsapp pensando quali parole usare per non far irrigidire la situazione e uscirne illesa?
Sei lì che cerchi sulla tua agenda di far quadrare i tuoi impegni in modo compatibile con il tempo che questa persona desidera averti con sè?
Ti viene in mente quel momento in cui ti sei sentita assorbita e totalmente dirottata rispetto ai tuoi programmi e impegni? Quella sensazione rassicurante che ti tiene lontana dal mondo e ti fa sentire non più sola, ma che ti spinge sempre un po’ più in là rispetto a quello che sarebbero stati i tuoi programmi?

Hai presente anche il dopo? Il momento in cui realizzi che ti sei sentita trasportare da una corrente e hai deciso che era più semplice arrenderti perché l’altra persona è più forte (o forse è più debole e starebbe male se tu facessi prevalere le tue intenzioni)?

Tutto questo può confluire sotto diverse etichette, una tra tutte potrebbe essere una “dipendenza affettiva”, o anche una “relazione manipolatoria”, ma, più di ogni altro costrutto, suggerisco di applicare quello della fiducia.

In te stessa.

 

Rifletti

I sensi di colpa in amore, quando diventano un elemento della relazione, dovrebbero sempre metterti in allarme. Tu non sei al mondo per garantire il benessere di qualcun altro. Se riesci a non ferirlo compatibilmente con il tuo modo di vivere è meraviglioso. Ma le ferite altrui non siano oggetto del tuo criterio di scelta nella vita.

Sembra facile, ma per qualcuno non lo è per niente. Qualcuno non conosce legame senza sensi di colpa, in amore soprattutto. Se sei tra questi, prova a capire se questa ennesima relazione può aggiungere valore alla tua vita, o se è solo un antidoto arrangiato contro la solitudine. Prova a capire se questo amore è quello in grado di darti salute o se sono più le richieste e il debito di salute che ti crea.

 

 

P.S. Quando parlo di amore, mi riferisco a tutte le forme di amore che conosci. Ma in particolare, in questo caso, faccio riferimento a tutti gli amori possibili tra adulti. Con i bambini infatti subentrano altre variabili: non è possibile pensare che se il tuo bambino si sente ferito da te sia sua responsabilità o abbia a che fare con il suo modo di stare al mondo, dato che quel modo lo sta cercando di imparare anche grazie alla relazione con te.

 

 

 

 

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Dr.ssa Veronica Mormina Psicologa
Dr.ssa Veronica Mormina Psicologa
Aiuto le persone a costruire percorsi verso i loro obiettivi e il loro benessere. Insieme tracciamo la posizione di partenza, la direzione e il tragitto verso la meta.

6 Comments

  1. La Folle ha detto:

    E’ un bell’argomento di riflessione. Sono in terapia da una psicologa proprio per recuperare l’autostima, e proprio l’ultima volta abbiamo parlato di come vivo una semplice frase o richiesta del mio compagno. Mi vengono i sensi di colpa per un niente, e il bello è che non è lui ad accusarmi di una mancanza, sono io stessa. Non è facile per me scegliere di vivere come voglio se ferisco lui o altre persone care, spesso mi sembra di vivere in funzione di quello che decidono e giudicano gli altri. Ma ci sto lavorando 🙂

    • Dr. ssa Veronica Mormina Psicologa ha detto:

      Proprio così, occorre fare chiarezza con sé stessi per liberarsi di questo senso del dovere o di inadeguatezza e soprattutto della paura di perdere le relazioni se si esprime ciò che si ha dentro

    • Dr. ssa Veronica Mormina Psicologa ha detto:

      Oserei dire che fortuna e caratteristiche personali vanno a braccetto e forse si rinforzano reciprocamente. Non è mai solo merito della fortuna, come non lo è mai solo della sfortuna 😉

  2. Lucialesley ha detto:

    Molto intensa questa lettura! Io devo essere tra le persone fortunate a cui non è mai capitato un tipo di relazione così…o forse non l’ho permesso…non lo so! Ho sentito come un senso di soffocamento per tutto il tempo che ho letto e mi fa stare male pensare che ci siano relazioni che fanno sentire davvero così ❤️

  3. Emily ha detto:

    Hai centrato veramente il punto! è successo nella mia precedente relazione, in un momento pieno di cambiamenti, dalle superiori al mondo universitario, tu cambi, l’altro cambia, sei in un periodo di trasformazione, ma l’altro è in un periodo difficile della sua vita, non puoi lasciarlo solo proprio in quel momento, ti sentiresti un pessima persona. Cosi aspetti che le cose migliorino. Dopo questa esperienza ho capito quello che dici tu: “Tu non sei al mondo per garantire il benessere di qualcun altro” se tu stessa non sei felice

    • Dr. ssa Veronica Mormina Psicologa ha detto:

      Grazie per questa esperienza!
      “Aspettare” a volte è necessario per capire meglio e per prendere consapevolezze. Solo aspettare però non è una strategia sufficiente per star bene

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