Il cambiamento è l’unica certezza, diceva qualcuno. Che ci piaccia o no è un’esperienza con cui tutti facciamo i conti, più volte, nella vita.
Che sia subìto o promosso, che sia desiderato o imposto, il cambiamento ci riguarda, prima o poi. Nessuno escluso.
Un cambiamento può significare crescita, un altro separazione, un altro ancora spostamento o modifica.
Prova a immaginare una vita in cui non si accetti il cambiamento.
Non ci dovrebbe essere l’alternanza delle stagioni e delle temperature, non ci dovrebbero essere incontri con persone nuove, non ci dovrebbero essere apprendimento e esercizio, in nessun ambito. Non ci dovrebbe essere il passare del tempo stesso, i cambiamenti fisici, il rinnovamento cellulare. Non ci dovrebbero essere la musica, ma solo melodie mono-nota. Non ci dovrebbe essere crescita, in nessun senso, né creatività.
Impossibile, vero? Quelle elencate sarebbero condizioni impossibili per la vita umana, in termini di sopravvivenza stessa.
Nessuno è immune. Che piaccia o no, è l’essenza della vita e, udite udite, del benessere. Permettere a te stessa di cambiare, permettere alle cose intorno di cambiare, essere consapevole del senso di tutto questo, è la garanzia più grande sulla salute.
Quindi, il cambiamento è importate? Certo!
Chi dice di non amare i cambiamenti forse è solo confusa e non ha allenato questa capacità.
Chi si rifiuta di cambiare e si oppone al cambiamento, come stile di vita, quasi sempre non è consapevole dei limiti che le rendono i cambiamenti così ostici. Eh sì, il punto è proprio è questo: paure, convinzioni su di sé, una precisa visione del mondo e un modo di vivere le relazioni.
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[…] passato sul blog ho già parlato di qualcosa che è più importante del cambiamento, ma prima ancora è opportuno ragionare sulla voglia di […]