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domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init
action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /var/www/clients/client1235/web3723/web/wp-includes/functions.php on line 6114instagram-feed
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è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init
o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /var/www/clients/client1235/web3723/web/wp-includes/functions.php on line 6114Di tanto in tanto anche la psicologa ha bisogno di sfogarsi, lo sapevi? Ecco, oggi io ho bisogno di raccontare cosa vedo spesso nel mio lavoro e con chi ho a che fare.
Il titolo di questo post non è un bluff, davvero il mio studio accoglie persone che non sono normali e se non ci credi questo articolo fa proprio per te!
Non ho voglia di fare elenchi in cui spiegare per cosa puoi o non puoi andare dallo psicologo, non ho voglia di tediarti con la solita campagna che ti spiega che la psicologa non è per i matti e cose del genere, oggi voglio solo mostrarti delle diapositive, come quelle che ci si mostrava una volta di ritorno da un viaggio, ricordi? Aspetta, non scappare, non sono tante, ti assicuro, non ti annoierò.
Ecco finite, hai visto che ho mantenuto la parola?
Ti aspettavi delle immagini, lo so, ma non sarei stata in grado di mostrarteli per come volevo che li vedessi: persone che non rientrano in nessun disturbo, in nessuna etichetta nosografica, che nulla hanno a che fare con patologie o malattie.
Persone emotivamente ricche e complete che a volte sperimentano il disagio, che a volte si chiedono cosa non stia funzionando, persone che qualche volta finiscono col sentirsi fuori posto, in molti posti. Sono persone che non riescono a star bene quando qualcuno intorno sta male, che fanno fatica ad andare avanti se questo significa lasciarsi dietro qualcuno, che rifiutano di costruire la loro crescita sulla sofferenza di altri. Sono persone che hanno voglia di spiegarselo il perché di quell’essere fuori posto e che si chiedono quale sia quindi IL posto per loro e se davvero ce n’è uno.
In questo studio, il mio, entra gente che non vuole perdere di vista il valore delle relazioni, dei sentimenti e degli insegnamenti più cari, quelli che da sempre tengono vicini al cuore.
Gente che vuole restare fedele a sé stessa senza per questo tradire nessun altro, ma anche gente che si è trovata spalle voltate senza una spiegazione, perdoni negati, giudizi severi e impietosi. Gente ricca di empatia che si trova a far i conti con il restare da soli o con il sentirsi non compresi, per quanto tutti i propri sforzi vadano nella direzione opposta. Persone che a volte subiscono la legge del più furbo o del più forte, e che scelgono di occuparsi di sé, laddove nessuno sembra riuscire a far qualcosa per loro.
Io da qualche parte ho sentito che la speranza non è una strategia. Ecco, le persone che puoi trovare dallo psicologo in fondo sono solo un po’ più consapevoli di questo. Ciascuno disposto a mettere le mani in pasta e voglioso di mettersi in gioco, in barba alle omologazioni, ai giudici senza tribunali e in barba anche alle mode!