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è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init
o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /var/www/clients/client1235/web3723/web/wp-includes/functions.php on line 6114Tp: É un onore poterla intervistare e conoscerla da vicino, Attacco di Panico!
AdP: Buongiorno, è un piacere mio potervi parlare di me oggi.
Tp: La sua fama ormai la precede, devo dire che in questi anni è diventato un personaggio popolare e conosciuto. Come si sente rispetto a questa notorietà?
AdP: In effetti so di essere abbastanza noto ormai, tra giornali, film e articoli online sono in molti a riconoscermi quando vado in giro. Ma il sapere della mia esistenza e l’ampia diffusione di notizie sul mio conto, segnali per riconoscermi e addirittura suggerimenti su come gestirmi o farmi andare via in fretta, non sono serviti fin ora a far sì che le persone capissero qualcosa in più di me. Sono e resto un grande incompreso.
Tp: Popolarità e comprensione non vanno dunque di pari passo. Cosa crede che pensino di lei le persone che la conoscono da vicino?
AdP: Purtroppo le persone mi vivono come qualcosa di inspiegabile che improvvisamente si presenta nelle loro vite, qualcosa che ti piomba addosso e non chiede permesso, il classico fulmine a ciel sereno. Chiaramente nulla di bello vista così, li capisco. Ancora in molti nel mondo pensano di me che sia un tipo che arriva senza alcun preavviso, in modo tanto improvviso quanto inspiegabile e che ti stravolge la vita gratuitamente, senza alcuno scrupolo.
Tp: Deve essere dura per lei frequentare persone con questi presupposti. Come spiega allora tutta la sua popolarità e soprattutto il suo seguito in costante ascesa?
AdP: Per i più sono imprevedibile io e imprevedibile anche la situazione in cui mi presento. Anche per questo cominciano ad aspettarsi che io arrivi sempre più spesso, in sempre più circostanze… alcuni arrivano ad aspettarmi sempre, persino nel più piccolo evento di vita quotidiana.
Tp: Prima accennava a gratuiti stravolgimenti delle vita delle persone a cui si presenta, cosa intendeva? Qualche esempio?
AdP: Molti smettono di uscire di casa se non con una o due persone di fiducia, alcuni smettono di guidare o rinunciano a un concerto o un evento in luoghi affollati, altri ancora non prendono più i mezzi di trasporto pubblici, le strade trafficate, gli ascensori, o non attraversano piazze e ampi spazi, tutto sempre perché sanno che potrei arrivare io da loro a scompigliare ogni loro proposito, a stravolgere il programma facendogli desiderare solo di tornare nell’unico posto in cui ancora riescono a sentirsi al sicuro. Almeno così è dopo un po’ che li frequento.
Tp: Non è sempre stato così quindi?
Adp: No, no, quasi mai è così da subito. Agli inizi è diverso, agli inizi mi portano al pronto soccorso o da vari medici, chiedono esami e farmaci per malattie che credono di poter avere, non conoscendo ancora i miei segnali. Spesso pure i medici devono prescrivere degli esami per capirci qualcosa di più. Alcuni riescono ad arrivare a me solo per esclusione purtroppo. Questo a volte mi ha messo in difficoltà, sentivo di non essere ascoltato e per essere preso in considerazione ho dovuto alzare i toni. Non è una modalità che mi fa star bene, ma a volte non ho avuto molta scelta.
Tp: E i medici? cosa pensano di lei?
AdP: non tutti mi conoscono bene, molti mi considerano come una sorta di “errore”, il più delle volte liquidano la mia presenza con la cara vecchia e sempre comoda questione “è un po’ di stress!”. Che frustrazione in quei casi! A volte mi ritrovo sedato dai farmaci, senza possibilità alcuna di replica, trattato quasi alla stregua di un batterio influenzale qualunque. Non hanno tutti i torti lo so, spesso la somiglianza tra me e molte altre malattie complica le cose e spesso le persone chiedono solo soluzioni a quelli che per loro sono problemi. In molti casi sembra non esserci margine per una comprensione e per una riformulazione del problema stesso, che, scusate se oso, ma di certo non sono io.
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[…] …segue da qui… […]
[…] soffri di ansia e magari anche attacchi di panico abitualmente è importante mettere in programma un aiuto specialistico che risolva il problema a […]
[…] ho parlato abbondantemente qui, qui e qui, in una “intervista all’attacco di panico” e anche qui, con la storia […]