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è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init
o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /var/www/clients/client1235/web3723/web/wp-includes/functions.php on line 6114In questi giorni si chiude per me una fetta di esperienza formativa molto importante della mia vita professionale e non solo.
Dopo quattro anni si è concluso in questo mese il calendario di lezioni di psicoterapia presso la scuola costruttivista Cesipc e voglio condividere qui alcune delle cose più importanti ed emozionanti per me.
È stato un percorso intenso e ricco, ha richiesto tanto impegno e mi ha permesso di imparare e coltivare un sapere e allo stesso tempo un saper essere e saper fare inestimabile.
La teoria dei costrutti personali di George Kelly ha da subito risuonato dentro di me prima ancora di approfondirla. Quando ho scelto questo percorso sentivo che avrei voluto parlare di persone e non di pazienti, che avrei voluto vedere ciascuno come un esperto del suo mondo e che ogni comportamento e modo di vivere sia da comprendere come qualcosa di unico e non da classificare dentro un elenco prefissato.
Lo studio delle basi teoriche, le esperienze cliniche, le supervisioni, i seminari e tutte le esperienze che ho vissuto in questo percorso mi hanno permesso di avvicinarmi ai miei clienti con uno sguardo sempre attento e disponibile; l’approccio credulo mi ha insegnato a prendere in considerazione i vissuti degli altri con tutta la loro legittimità e a provare a guardare le cose con i loro sguardi, prima che con il mio di professionista.
Amo essere una psicologa che non usa lettino, che non propone test in cui il cliente non riesca a capire quali informazioni si ottengono, amo lavorare insieme alle persone e cercare di capire qualcosa di ogni singola storia chiedendo l’aiuto a chi è il solo e unico esperto della propria vita.
Amo mettere le mie competenze a disposizione dell’altro e non dare mai nulla per scontato quando mi chiedo cosa significhi qualcosa, amo costruire insieme alla persona che ho davanti il significato di un suo sogno che sembra particolarmente importante e non avere tutte le risposte pronte che mi farebbero perdere mille sfumature che ciascuno conosce e sente nel proprio modo di vedere e vivere.
Amo le domande molto più delle risposte e amo il modo in cui ho imparato a pormele e porle, con un interesse sincero e vivo, con la voglia di scoprire i significati di chi ho davanti e senza la presunzione di attaccarci dei significati preconfezionati letti o studiati su qualche classificazione.
Amo valorizzare e interessarmi a quelle che solo apparentemente sembrano contraddizioni, amo il poter fare ipotesi e vagliarle insieme al cliente.
Amo poter mettere nella relazione con l’altro qualsiasi strumento ritengo possa essere utile a capire meglio o possa favorire una maggiore possibilità di movimento personale, amo costruirli gli strumenti e trovare modi creativi per raccontare quello che le persone hanno dentro: amo la delicatezza che queste modalità mi consentono di mantenere, pur affrontando tematiche complesse e spesso dolorose.
Mi appello a Franco Battiato per riassumere questa meravigliosa esperienza in una frase:
Quello che faccio di mestiere, e ancor di più dopo questo percorso, è cercare l’alba dentro l’imbrunire, perché ogni tramonto porta già in sé la seguente alba, perché in ogni tramonto è possibile scorgerla quell’alba: in questi anni ho imparato che è difficile trovarla, che servono attenzione, rispetto, rigore e dolcezza, ma soprattutto ho imparato che, là in mezzo, c’è.
E con questo post voglio celebrare questo tramonto (la fine di un percorso di formazione) dentro cui cercherò la nuova alba (perché ancora molte meraviglie mi attendono)!
2 Comments
E´stato un piacere viaggiare insieme!
🙂 “anche se non trovi le parole, hai girato il mondo dentro un cuore”