L’ amore non corrisposto è come una resina dolce: inebria con il suo sapore, risveglia le papille sopite ma non sazia, toglie l’appetito di altri alimenti e, soprattutto, è tanto appiccicoso quanto difficile da lavare via.
All’inizio sembra un sogno, il pensiero di quella persona ti fa spuntare un sorriso, senti il cuore battere più forte al solo pensiero di un incontro. Le fantasie su come stareste insieme sono sempre più grandi e a volte dettagliate.
Spesso sembra che lo stare bene sia condiviso anche dall’altra persona. Eppure, dopo un po’, sembra che quel che c’è tra voi non sia sufficiente all’altra persona, per decidere di volere di più.
Scatta una estenuante salita, in cui ogni piccolo momento di benessere vissuto insieme sembra un gradino in più verso la conquista del suo cuore. Ma ciclicamente quei gradini sembrano aumentare. Ti sembra di cadere giù dal posticino che con fatica avevi conquistato.
Subentrano frustrazione e rabbia. Aumentano le insicurezze e cominciano le oscillazioni tra il lasciar perdere tutto e il rilanciare la sfida. Vai avanti al grido di “io ce la farò“.
Credi che tutto ciò che ti manca per stare bene sia una decisione da parte della persona che ami.
Investi tutto in questa impresa: sentimenti, desideri, ambizioni, sogni e parti di te. Diventa come una specie di malattia.
Rimanere in una relazione in cui i sentimenti non sono ricambiati è un’esperienza molto dolorosa. Altrettanto doloroso e difficile è chiudere una simile relazione. A maggior ragione se non è mai realmente iniziata.
Per tenere in piedi un amore non corrisposto devi metterci le energie per due e quasi sempre questo significa non poterci essere per intero, come persona. Tutelare un amore non corrisposto inevitabilmente porta a rinunciare a parti di sé. Mantenere la relazione significa mettere i propri bisogni in secondo piano, ritagliarli e renderli accettabili.
Ostinarsi su qualcosa che non funziona alimenta il senso di delusione. Così anche sperare che l’altra persona si ravveda e si renda conto di amarti e di non desiderare altro che costruire una vita insieme a te. Tutte queste speranze fanno crescere il senso di vuoto.
Crescono le insicurezze. A volte tutto sembra far sperare in una svolta in positivo ma il finale è sempre lo stesso.
Nonostante tutte le energie impiegate le cose non cambiano, anche quando alcuni segnali sembrano essere in contrasto con la posizione dichiarata dall’altra persona. Tutto questo alimenta un senso di confusione e la difficoltà a capire cosa è davvero meglio per te.
In questi casi è utile cogliere i risultati effettivi dell’esperienza che si sta vivendo: oscillazioni di umore, senso di vuoto, paura del rifiuto, insicurezze e autostima a terra.
Staccarsi non è facile comunque, ma già fare chiarezza sulla strada da percorre e la direzione migliore è un passo importante.
Prova a scoprire quali parti di te sono alimentate da questo rapporto.
Cerca di capire in quanti e quali altri modi puoi dare vita a queste parti di te. Ce ne sono sempre degli altri, garantito! La via per arrivare al tuo bene non è mai soltanto una.
Circondati di persone con cui puoi giocare ruoli diversi e variegati. Frequenta persone con cui puoi alleggerirti e prenderti meno sul serio qualche volta. Non chiuderti e non concentrarti su un unico rapporto perché questo ti rende più vulnerabile.
In molti casi, soprattutto se non è la prima volta che vivi un amore non corrisposto, è utile intraprendere una psicoterapia. Un professionista ti aiuterà a individuare la matrice che ti fa creare legami così forti con qualcuno che non può assecondare i tuoi bisogni. Può essere inoltre necessario lavorare sui sentimenti che provi verso te in primis.
Quello che vedi o conosci di te delimiterà molto quello che penserai di poterti permettere o meritare e di conseguenza anche quello che cercherai di ottenere nelle tue relazioni.
A te è mai successo? Cosa hai imparato da questa esperienza con l’amore non corrisposto?
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E ricevi in omaggio 6 Passi alla meta: Guida pratica che costruire sentieri dove non ci sono