Dopo aver parlato di bulli e vittime di bullismo, passiamo per un momento dalla parte dei bulli.
Voglio spiegarti perché bulli e vittime non sono poi così diversi.
Derisione, umiliazione e aggressività sono i canali attraverso cui far fluire un profondo disagio, un vuoto identitario, spesso un grande senso di inadeguatezza da capire.
Condividono, su posizioni speculari, la stessa insicurezza, lo stesso profondo sospetto di non valere (abbastanza).
Nella ricerca di approvazione e supporto del gruppo, il bullo cerca di mostrare a sé stesso di potersi far valere.
Rincorre questa prova senza raggiungerla mai del tutto, senza ottenere mai quella definitiva che lo ripari dal dubbio di non valere abbastanza e di non essere, di per sé, degno di amicizia, benevolenza, vicinanza… amore.
La sicurezza, l’amor proprio, la stabilità emotiva, la familiarità con le emozioni – belle e brutte -, la comprensione delle dinamiche relazionali… tutti questi elementi vanno promossi e coltivati.
Se la salute fisica passa per la conoscenza del corpo umano, la biologia, l’educazione fisica ecc., la salute psicologica non può prescindere dalla sensibilizzazione consapevole alle emozioni. Una adeguata formazione sulle dinamiche relazionali e dunque da una vera e propria educazione psicologica.
Purtroppo il nostro sistema di formazione è completamente cieco da questo punto di vista e pretende che la sfera psicologica venga imparata per scienza infusa.
Siamo, purtroppo, dei veri analfabeti per quello che riguarda le nostre emozioni, la nostra salute psicologica e il complesso mondo delle relazioni.
Purtroppo, in questo sistema, l’unico modo per recuperare una dimensione di crescita psicologica ed emotiva è ricercare da sé professionisti e attività in grado di garantirti una minima educazione e conoscenza di te stessa e delle relazioni, aspetti fondamentali e di cui, volente o nolente, sarai circondata per la totalità del tuo tempo.