Il bullismo lascia solchi – Forse anche tu ne sei stata vittima e non lo sai

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Il bullismo lascia solchi – Forse anche tu ne sei stata vittima e non lo sai

bullismo lascia solchi

Quando senti “bullismo” pensi subito ai tuoi bambini, agli adolescenti alla fermata del tram, ai corridoi di una scuola.

Questa del bullismo  può sembrare un’invenzione degli ultimi anni e invece c’è sempre stato e non ne eravamo consapevoli.

 

Capiamo intanto di che si tratta

 

Bullismo è una forma di violenza verbale, fisica o psicologica, che mira a ridicolizzare, umiliare e isolare una persona, sulla base di sue caratteristiche fisiche, abilità, comportamenti, valori o appartenenze.

 

Su questo tema le cose da dire sarebbero molte, a cominciare dai segnali e dalla prevenzione, ma io voglio parlare a te, che forse sai bene cosa sia il bullismo, ma non sono sicura della tua consapevolezza.

Perché il bullismo lascia solchi, ma spesso sono superficialmente coperti. Quanto basta a non vederli. Ma non abbastanza da non sentirli.

 

Quindi parlo a te che “meno male la scuola è finita”

a te che “i compagni di scuola? se li vedo cambio strada”

a te, che ti rivedi disegnata su quella lavagna: cicciona, con enormi e spessi occhiali, con i brufoli e forse persino i baffi.

E quante volte ti sei sentita troppo? Troppo ingombrante o persino troppo minuta, troppo imperfetta, troppo fuori standard?

 

Dico a te che se devi parlare a una riunione di lavoro ti spuntano chiazze rosse sul collo, e ti senti piccola e incerta, come quando ti interrogava in cattedra il prof di scienze e puntualmente qualcuno dall’ultimo banco (sempre la stessa persona) faceva una pernacchia. Tutti ridevano, più o meno celatamente.

Dico a te che hai ancora dentro i solchi di quelle occhiate, di quelle risatine, di quelle parole. I solchi  della cattiveria dei cattivi, ma, soprattutto, quelli del tacito assenso di tutti gli altri. Gli ignavi.

 

 

Tu forse non lo hai mai nemmeno pensato che anche quello fosse bullismo

 

 

Nessuno aveva dato un nome a quella progressiva mortificazione.

 

Nessuno ti aveva spiegato quella fretta di diventare grande per scappare da quel mondo, per difenderti meglio, per non averci più a che fare. Speravi.

 

Dico a te, che “per fortuna l’adolescenza è finita” e poi un giorno ti torna tutto addosso.

La paura fortissima del giudizio e dello sguardo degli altri, il rifiuto per il tuo aspetto, il timore di sembrare ridicoli, la sensazione che comunque qualcosa ti sfugge ancora e resti sempre un po’ fuori posto. Un pochino, in ogni posto.

 

Forse quelle ferite le hai solo coperte per non attirare altri predatori.
Forse quelle ferite non le hai mai veramente curate.

Oggi, forse, quel dolore è sopportabile, ma qualche volta torna di colpo tutta quanta la fragilità e condiziona la tua vita. Ancora. Il tuo presente.

 

Parlo a te

 

Perché pensi sia affare da ragazzini, o che le tue insicurezze siano da nascondere e “per favore non farmici pensare a quel periodo, non parliamone più!”.

 

Durante i percorsi di psicoterapia succede con una certa frequenza che le persone a un certo punto si rendano conto di quanto certe frasi, certi trattamenti e certi silenzi abbiano tracciato il loro carattere.
Di quanto si trovino oggi a combattere battaglie contro sé stesse e contro mille paure. Senza trovare gli strumenti adatti. Sentendosi sempre un po’ sfinite dalla lotta: a volte sfiduciate, altre volte furiose.

Spesso si arriva a parlare di bullismo mentre si cerca la risposta a un comportamento presente, che con molta probabilità può rendere infelice anche il futuro.

 

Il passato in effetti non si cambia, ma quello che del tuo passato te ne stai facendo è nelle tue mani. Oggi.

 

Allora io parlo a te, perché tu devi sapere che il bullismo lascia solchi. Profondi. Nel cuore.

Tu però, non lasciare che sia il tuo passato solcare la strada che percorri oggi e decida dove non puoi arrivare.

 

Se ti ritrovi in queste parole, pensaci. Il presente è tuo. Il futuro ancor di più e un buon lavoro di psicoterapia può farti riprendere la tua rotta.

 

E infine, non sei sola.

Non lo sei mai stata, anche se forse nessuno te lo ha detto. Guarda questo breve video e non avrai più dubbi.

 

 

 

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Dr.ssa Veronica Mormina Psicologa
Dr.ssa Veronica Mormina Psicologa
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