No, questo non è un post che parla di stimolare la creatività per fare bricolage, DIY o altri lavori manuali, nè artistici. Non necessariamente, almeno.
La creatività è una delle risorse più belle e che ho imparato ad amare nel mio lavoro e nella mia formazione. Cerco sempre modi per coltivarla, ma non immaginarmi con pennelli in mano o a fare corsi di decoupage.
Essere creativi vuol dire appunto creare qualcosa, partendo da quel che si ha, mixandolo e collegando pezzi di esperienze, pensieri, ricordi, idee, in modo nuovo per te.
Essere creativi serve a tutti.
Per trovare il tuo modo di stimolare la creatività, devi però sapere come un po’ funziona.
Immaginalo come un allargamento di campo, mentre fai delle foto: occorre ampliare la visuale, perdere la messa a fuoco e far entrate nel campo percettivo elementi nuovi, che prima erano rimasti fuori.
Poi di nuovo la messa a fuoco.
Per allargare il campo nella nostra mente è necessario un certo rilassamento (sfocatura).
(Ora capisci perché spesso gli artisti, in epoche storiche diverse, facevano uso di sostanze che alterano le percezioni, creando uno stato di forte rilassamento, al limite con la confusione).
Per portare poi a termine la fase creativa e ottenere qualcosa di spendibile, occorre successivamente recuperare concentrazione, cioè mettere ben a fuoco, cercando una nuova chiarezza.
Come ogni processo, la cosa fondamentale è che nessuna delle fasi sia estrema o esagerata, altrimenti il processo si inceppa.
Altra cosa importantissima è verificare e testare sempre le idee che ti vengono in fase creativa. Solo perché sembrano geniali non è detto che lo siano o che siano sempre realizzabili o efficaci per l’obiettivo che ti poni.
Io ho deciso di investire su questo strumento eccezionale e ho pensato a come poter stimolare la creatività. In particolare per le donne, quelle in rinascita o in continua crescita.
(Se sei iscritta alla Lettera Alternativa hai già capito di cosa parlo!)
Ci chiamiamo Le InventaStrade, donne che hanno voglia di ricominciarsi, coltivando consapevolezze, avventure e meraviglia.
Ecco, io volevo un club per queste donne che si reinventano sempre, che sognano e lavorano, che amano e ispirano. Un posto protetto dove scaldarsi i cuori, organizzare i pensieri, condividere la crescita, pianificare i sentieri verso i loro desideri, verso la loro autorealizzazione.