Dalle domande di Scoprirsi a Settembre, il mio percorso di domande per conoscersi meglio, noto una diffusa e superficiale voglia di cambiare.
Diffusa perché è lampante e ricorrente nelle risposte alle mie domande che molte persone postano online o inviano in privato a me.
Superficiale perché è una voglia di cambiare e di cambiarsi scattata istintivamente, nel parlare di qualcosa di sé.
In passato sul blog ho già parlato di qualcosa che è più importante del cambiamento, ma prima ancora è opportuno ragionare sulla voglia di cambiare.
L’obiettivo di Scoprirsi a Settembre è quello di soffermarsi su parti di sé, scoprire e riscoprire lati che fanno parte di noi e su cui non abbiamo sempre piena consapevolezza.
Spesso, appena intravista quella o quell’altra caratteristica, ecco che subito ci si propone di “doverla” modificare.
Perché se non è un bisogno reale, ti porterà solo frustrazione, nel caso in cui il cambiamento non riuscissi a realizzarlo, e mortificazione, nel caso in cui invece riuscissi a cambiare parti di te che non avevi davvero bisogno di cambiare. O magari non avevi bisogno di cambiarle in quel modo, a quel prezzo, in quel verso.
La voglia di cambiare, a volte, è solo l’indice della scarsa comprensione che abbiamo di noi stesse. Oltre che della nostra insicurezza.
Vedi qualcosa di te, pensi non vada così tanto bene e ti proponi di modificarla.
Ma se quella cosa avesse molto più senso di quanto si può vedere in superficie?
Io sono naturalmente a favore dei cambiamenti e con il mio lavoro ne promuovo, ma ti sembra affidabile un muratore che tira giù pareti e crea open space in casa tua, senza aver considerato planimetrie, muri portanti, interventi precedenti e senza aver messo in sicurezza le parti di casa che invece vorresti rimanessero integre?
Ecco, ogni volta che pensi di voler cambiare qualcosa di te, solo perché l’hai guardata un attimo e non ti è piaciuta, ti stai proponendo di picconare la parete del tuo salotto, senza sapere cosa comporterà.
Nella migliore delle ipotesi rimarrà solo uno dei tanti propositi che, chissà perché non riesci a realizzare. Nell’ipotesi più tragica invece, ti crolla il tetto addosso.
Vai in terapia per cominciare a capire, per fare chiarezza, per incanalare ciò che non ti piace e considerare quanto ti sarebbe utile ciò che dici di volere, magari vagliando alternative che da sola non consideravi. I cambiamenti li realizzerai molto più facilmente e con maggiore efficacia dopo aver compreso e valorizzato ciò che già c’era.
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