Volevo iniziare questo post dicendo che non esistono esercizi per l’autostima, ma in effetti non sarebbe stato veritiero, quindi inizio dicendo che
Esistono in commercio libri e manuali che danno esercizi per l’autostima e relativi spunti, ma siamo persone e non equazioni matematiche, quindi non ci sono ricette universali che possano dare risultati garantiti. Anche se segui alla lettera tutto quello che ti viene proposto.
L’autostima ha a che fare con un complesso sistema di pensieri e sentimenti che riguardano quello che ti credi di essere e non è qualcosa che si può “insegnare” o pilotare.
Quello che puoi fare è capire come valorizzarti, ma per farlo è necessario conoscerti.
Quindi la cosa più efficace che puoi fare, se senti che la fiducia in te stessa è claudicante, è farti un regalo e andare alla scoperta dei tuoi veri tesori.
Però spesso ricevo domande su come lavorare sulla propria autostima e quindi, intanto, ti fornisco qualche idea per considerare la faccenda in modo meno ingenuo. (Spoiler: non sono proprio i classici esercizi per l’autostima che ti illudono di trasformarti in una persona nuova, nulla arriva senza un po’ di impegno).
Metti in discussione le spiegazioni che ti dai, il modo in cui alcune situazioni ti fanno sentire. Sentirti “come se” non fossi abbastanza brava in qualcosa, ad esempio, non è esattamente “non essere” abbastanza brava. Trova tutte le tue sensazioni “come se” e ricordati che quel “come se” è solo un modo per raccontare a te stessa come stai, non cosa sei.
Se ci sono dei lati di te che ti fanno sentire carente o che associ alla tua bassa autostima, prova a considerare quegli elementi in evoluzione e osservali da diversi punti di vista. Sono un problema per chi esattamente? Sono determinanti davvero? Cosa può servirti, piuttosto, per valorizzare il resto?
Ricorda che non ci sono colori brutti, ma abbinamenti che non valorizzano. Trova le sfumature di questi lati di te che meglio si abbinano alla persona che sei, senza mettere al bando nessuno dei tuoi (presunti) punti di debolezza.
Il mondo in cui vivi non è perfetto, ciò che la vita ti offre non è perfetto, perché dovresti esserlo tu?
Molte volte la bassa autostima include una inconsapevole pretesa di perfezione e il conseguente fallimento dell’obiettivo. Fai bene quello che scegli di fare, incluso vivere e viverti, non ci sono standard minimi da raggiungere, c’é il meglio per te.
Se ha iniziato un lavoro su di te datti tempo e soprattutto, non aspettare risultati macro per essere appagata. Una autostima carente non è mai frutto di un unico grande evento, ma il risultato di tanti piccoli momenti in cui abbiamo confermato a noi stesse di non andare bene, di non essere abbastanza sotto qualche punto di vista. Allo stesso modo, non ha senso aspettarsi un’impennata unica della tua autostima, ma dai peso e importanza ai piccoli passi che muovi, tutte le volte in cui ti guardi con una rinnovata clemenza, con una sincera curiosità e non salti subito alle conclusioni più ingenerose nei tuoi confronti.
Prova a seguire questi spunti e se vuoi fammi sapere come va!
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