Mi sono accorta che ci sono delle situazioni che, più di altre, mi suscitano idee. Sono i posti dove trovo ispirazioni per la mia vita privata e per il mio lavoro. In particolare ci sono due situazioni che stimolano la mia creatività.
Ho già spiegato (qui) a grandi linee come funziona il processo creativo e quindi, se mi segui da un po’, saprai che la creatività richiede rilassamento
Ma non si tratta necessariamente un rilassamento “tecnico”, ricercato o consapevole.
Nel mio caso ad esempio, le due situazioni principali dove trovo ispirazioni sono delle situazioni assolutamente quotidiane e non volute.
Questo è sempre stato non solo il posto dove trovo ispirazioni, ma un vero e proprio momento di reset e riconnessione in cui pensieri, sensazioni fisiche e sensi si riallineano.
Quando ero al liceo la chiamavo “idroterapia“.
Quando studiavo per interrogazioni o verifiche importanti, a un certo punto, nel mezzo del pomeriggio di studio, avvertivo la necessità di fare una lunga e calda doccia. Forse era un modo per lavare via lo stress, forse era utile spogliarmi di tutto e soprattutto abbandonare le attività intellettuali per prendermi cura della mia parte più concreta, come il corpo.
Durante quelle docce riuscivo a far sedimentare quanto avevo già studiato: era come se le idee, a contatto con l’acqua e il vapore, si ricompattassero e trovassero una disposizione che avesse un senso e una maggiore chiarezza.
Quando ho sostenuto l’esame di abilitazione alla psicoterapia, i commissari mi chiesero come fosse nata l’idea di fare una relazione teorica su alcuni personaggi tratti da “Il piccolo principe”.
Raccontai che la prima versione dell’idea mi era venuta in doccia, durante un weekend di formazione in un agriturismo.
Tornata in camera con delle colleghe, dopo una lunga giornata di aggiornamento, il mio cervello continuava a cercare di capire delle teorie che erano state presentate durante la formazione. Per quanto fosse ora di prepararsi a una piacevole cena in compagnia, io continuavo ad avere domande e idee su quegli argomenti trattati durante il giorno. Fu così che, in doccia, mentre cercavo di lavare via la stanchezza a colpi di docciaschiuma profumato e balsamo, mi venne in mente un esempio di quelle teorie tratto dal profilo di alcuni personaggi de “Il piccolo principe”.
L’esame di specializzazione avvenne oltre un anno dopo, ma quell’idea era stato un bel colpo di genio, originale e interessante da sviluppare. Anche i commissari, in sede d’esame, ne furono incuriositi.
E anche adesso, molte volte è la doccia una delle situazioni dove trovo ispirazioni. Tra uno shampoo e uno scrub, mi vengono idee per progetti lavorativi, ma anche per i prossimi temi che voglio affrontare qui sul blog.
Molte idee che reputo geniali, mi vengono poi mentre guido. Magari dopo una giornata di lavoro o in uno spostamento tra una sede e un’altra. L’abitacolo dell’auto è l’altro posto dove trovo ispirazioni.
Molte volte mi tornano in mente stralci di colloqui, storie che ho ascoltato, pensieri che ho formulato tempo addietro e a cui posso aggiungere arricchimenti, idee su cosa possano significare alcune esperienze che un certo cliente sta attraversando e così via.
Mi vengono in mente soluzioni, prospettive nuove e idee da approfondire.
Non perché la guida sia per me particolarmente rilassante, ma è sicuramente una situazione in cui stacco da qualcosa e mi trovo “ferma”, dove non posso distrarmi, dove spesso sono sola con i pensieri raccolti durante l’attività precedente, con sensazioni e ritagli di emozioni da archiviare, prima di tuffarmi nella tappa successiva.
C’è un aspetto che accomuna entrambe le situazioni dove trovo ispirazioni: in nessuno dei due casi è facile prendere nota per segnarsi le idee.
Magari non è un caso. Col tempo però ho imparato che certe idee rischiano di perdersi quando rimetto a fuoco e magari mi concentro su qualcos’altro che era necessario e già programmato. Quindi io mi sono attrezzata.
In modo del tutto casuale, ho trovato un block notes da doccia, fatto con una carta che non assorbe e su cui si può prendere appunti a matita. Ora è pieno di liste dei prossimi post.
Per la guida ho imparato a usare le note vocali del telefono. Io parlo, il cellulare registra e non mi perdo più nessuna genialata.
Ora che conosci i posti dove trovo ispirazione io, raccontami anche i tuoi. Quali sono le situazioni, i momenti o i luoghi dove ti vengono le migliori idee? E come fai a conservarle?
La newsletter dove ogni mese ti regalo aneddoti, anteprime di iniziative e, soprattutto, ispirazioni per il tuo benessere
Inscrivendoti potrai scaricare gratuitamente 6 Passi alla meta,
la guida pratica per creare sentieri dove non ci sono
Un gruppo esclusivo, riservato alle donne interessate ai temi della crescita, del benessere e del mondo femminile in chiave psicologica.
Un punto di ritrovo tutto al femminile in cui trovi ispirazioni, contenuti utili e compagnia per il tuo viaggio più bello: quello alla scoperta di te stessa.