A volte penso che mi piacerebbe pensare a una terapia di gruppo, perché lavorando mi accorgo di quanto potrebbe essere utile la condivisione di alcuni temi e di come il sentirsi soli e unici nelle proprie difficoltà alimenti le difficoltà stesse.
Per il momento però non riesco a dedicarmi a questo, ma, tre alcune letture più o meno leggere che ho fatto nei mesi estivi, ho trovato dei racconti che potrebbero svolgere la stessa funzione: farti sentire meno sola nelle tue sventure o in alcuni dubbi, dilemmi e dinamiche.
Così ho scelto 4 libri, molto leggeri, di cui parlarti. Non sono libri belli, non sono libri che mi sono entrati nel cuore, ma raccontano vite, con storie, difficoltà, sfighe e stranezze. Sono libri in grado di farti sentire meno sola.
Questo per e è stato un libro “da vedere” più che da leggere, quasi come una serie tv a puntate! Non ti dico nulla sulla trama che puoi facilmente trovare online, ma ti dico per chi è perfetto, secondo me.
Potrai sentirti meno sola, con la compagnia di Eleanor Oliphant se ti senti un po’ strana o sfortunata per la tua storia. Ma anche per chi ha un’amica “strana” o bizzarra.
Lo consiglio a chi non ha paura di fantasticare, correndo, ogni tanto, il rischio delle illusioni. Lo consiglio a chi nutre un amore segreto e forse non corrisposto, a chi è in cerca di approvazione e stima. Ma lo consiglio soprattutto a chi è in conflitto col passato, di cui vorrebbe liberarsi, ma da cui fa fatica ad affrancarsi.
Nella storia c’è anche una psicologa che ho trovato realistica nella sua presenza discreta e non eroica o artificiosamente salvifica.
La storiella della rana bollita a cui si ispira il titolo di questo libro te l’ho raccontata qui e parla di cambiamento in generale, mentre in questo libro si parla di ansia, di panico e di un percorso vissuto in prima persona.
A parlare è una donna che racconta la sua esperienza di dolore e di cambiamento, di un percorso non sempre lineare, fatto di medici, farmaci, tempi, chiusure, latitanze dal lavoro e dalla vita.
Questa è la storia di un’esperienza personale, in cui puoi ritrovare anche un pezzo della tua storia, soprattutto se hai vissuto panico e ansia in prima linea.
L’autrice condivide i passi del suo ritorno alla vita dopo la crepa creata dall’ansia.
Questo è un libro veramente “leggero” e non ha pretese di insegnare nulla. Non ci ho trovato lezioni di vita o grandi stimoli di crescita: va preso un po’ come il racconto di una amica senza peli sulla lingua che, dopo anni, ritrovi per caso in sala d’attesa dal medico.
È la rassegna di una serie di appuntamenti, incontri e conoscenze fatte da Selvaggia, mentre aspetta (o cerca) l’amore.
Il titolo è eloquente sul taglio che ti puoi aspettare: sono tutti racconti e descrizioni di uomini molto distanti dal mondo personale della narratrice, uomini che però, per un motivo o l’altro, sono transitati nella sua vita, (spesso per brevissimo tempo).
Questo libro lo consiglierei come regalo per l’amica che si lamenta sempre degli incontri sbagliati, ma solo se vuole farsi due risate senza pretese e se ha voglia di sentirsi meno sola nelle sue “disavventure” amorose e nell’altalena tra aspettative deluse e valutazioni affrettate. Eviterei il tono giudicante che potrebbe venire voglia di assumere, ricordando che siamo sempre noi le protagoniste attive delle nostre scelte.
Breve e leggero, ma decisamente “nutriente”.
Questo libricino parla del seguito delle fiabe, quelle note a tutti noi. La storia intreccia il racconto di ciò che succede dopo i lieti fini.
È una lettura che può farti aprire gli occhi su ciò che non consideri e su ciò che spesso non ti chiedi o non immagini.
Lo consiglio a chi si sente “sfigata” e si confronta con gli altri, a cui le cose sembrano andare sempre un po’ meglio. Ma può essere molto interessante anche se ti incuriosiscono i retroscena, se ami conoscere le storie da prospettive originali e più ampie di quelle solite.
Con questo libro sorriderai e potrai sentirti meno sola quando ti accorgerai che in effetti ogni vita è una fiaba, basta solo capire quale spezzone prendere in considerazione.
Fammi sapere che ne pensi tu, se li hai già letti o se li leggerai. O magari scrivimi qual è stato un libro che ti ha fatto sentire meno sola.
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